Perché il condizionatore non raffredda?

Perché il condizionatore non raffredda?

Oggi vediamo possibili cause per cui il condizionatore non raffredda.

L’estate dura sempre di più, e ogni anno che passa le temperature si fanno sempre più insostenibili.

Proprio per questo motivo, non c’è nulla di peggio che arrivare alla prima accensione stagionale e rendersi conto che il condizionatore non raffredda come sempre, magari in una giornata particolarmente asfissiante. Ma quali possono essere le cause di questa anomalia? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.

Condizionatore non raffredda: le cause

Le cause che possono determinare un malfunzionamento del climatizzatore possono essere molteplici. Alcune all’apparenza possono sembrare quasi banali, mentre altre sono sicuramente più serie.

Nella prima categoria troviamo sicuramente quella del telecomando con le impostazioni errate.

Si tratta di una condizione che può tranquillamente verificarsi soprattutto se il condizionatore è dotato di pompa di calore e per questo motivo lo utilizzi anche durante il periodo invernale.

Perché il condizionatore non raffredda?

Questo significa che i settaggi potrebbero essere ancora proprio quelli dei mesi più freddi. Per verificare che la causa non sia proprio questa, è sufficiente controllare sul display del telecomando che sia visualizzato il simbolo corretto della refrigerazione, solitamente rappresentato da un fiocco di neve.

Un secondo motivo per cui il condizionatore potrebbe non raffreddare è dato dalla velocità della ventola, funzionalità che generalmente assume il nome di Fan.

I modelli in commercio più recenti hanno la possibilità di regolarne anche la velocità, dunque prima di pensare a un malfunzionamento del condizionatore, è opportuno impostarla al massimo per capire il reale grado di refrigerio.

Per garantire il cosiddetto benessere termico, inoltre, è fondamentale non esagerare con la temperatura minima interna troppo bassa rispetto a quella esterna. In linea di massima, una differenza di 6/7 C° è più che sufficiente.

Anomalie condizionatore: filtri, ostacoli unità esterna e perdita liquido refrigerante

Proseguendo tra le possibili anomalie di un condizionatore che potrebbero determinarne un funzionamento non corretto troviamo quella dei filtri sporchi.

Periodicamente è di fondamentale importanza procedere con una pulizia di tali filtri, perché quando particolarmente sporchi potrebbero ostacolare il normale ricircolo d’aria.

Quella della pulizia dei filtri, tra l’altro, dovrebbe essere una buona abitudine anche per garantire che l’aria respirata negli ambienti sia di qualità.

Un’altra causa di possibili malfunzionamenti del climatizzatore proviene dalla presenza di ostacoli davanti al motore esterno. Come risaputo, infatti, l’unità esterna nel periodo estivo permette all’aria calda di uscire, dall’interno verso l’esterno.

Come è normale che sia, tale unità è posizionata sulle facciate degli edifici, quindi sono esposte alle intemperie.

Per tali ragioni non è inusuale che magari un foglio di carta, piuttosto che delle foglie o della semplice sporcizia possano bloccare la ventola.

In questi casi è fondamentale spegnere il climatizzatore, per evitare danni più seri, e procedere con la rimozione di questi ostacoli dall’unità esterna.

Una causa invece sicuramente più seria rispetto alle precedenti è data dalla possibile perdita di gas refrigerante.

Un impianto installato ad hoc raramente sperimenta la perdita di liquido, ovvero di quella sostanza racchiusa all’interno del circuito (chiuso) che consente di rinfrescare l’aria.

Può accadere, però, che a causa di un climatizzatore difettoso, oppure di un’installazione eseguita non propriamente a regola d’arte, che si verifichi una perdita del gas refrigerante.

Purtroppo in queste situazioni non è sufficiente solo ricaricare il condizionatore, e anzi è opportuno diffidare da chi propone soluzioni di questo tipo.

Questo perché è necessario innanzitutto identificare il punto preciso origine della perdita, e successivamente ripararlo, facendo il “vuoto”.

Si tratta di un tipo di intervento che a differenza dei precedenti non può essere svolto in fai da te, e per questo motivo deve essere richiesto l’intervento di un tecnico specializzato. Una volta che egli avrà riparato la perdita, potrà procedere con un rabbocco del gas refrigerante, e sarà possibile nuovamente godere dei benefici del climatizzatore.

Condizionatore non raffredda: in conclusione

Nel momento in cui nonostante tutte le verifiche elencate in precedenza il condizionatore dovesse continuare a non funzionare correttamente, l’unica e ultima soluzione rimane quella di contattare l’assistenza tecnica.

D’altronde, in maniera analoga al rabbocco del gas e alla riparazione del circuito chiuso, ci sono riparazione che solamente un personale qualificato può compiere con successo.

Chiaramente se il climatizzatore è ancora in garanzia è fondamentale mettersi in contatto con la casa madre.

Questo perché se l’intervento di riparazione dovesse avvenire da mani non autorizzate, si rischierebbe di perdere la garanzia. Se invece il periodo legale è terminato, è sufficiente rivolgersi a un tecnico di fiducia.

Purtroppo, se anche con questo intervento il condizionatore dovesse continuare a non funzionare correttamente, l’unica strada percorribile sarebbe quella della sostituzione. Il consiglio in questi casi è sempre quello di scegliere un modello calibrato sulle reali necessità, quindi della giusta potenza e nella migliore classe energetica possibile.